I PMI puntano a una ripresa
I PMI (Purchasing Managers' Index) sono soft data che, basandosi su sondaggi tra gli imprenditori, mirano ad anticipare il trend delle attività economiche in un determinato Paese. I PMI tracciano il clima economico distinguendo tra il settore dei servizi ed il settore manifatturiero, l’indicatore sintetico è il PMI composito, indicatore di crescita economica complessiva di un Paese. Il valore 50 rappresenta lo spartiacque tra un’economia in fase di contrazione ed una in fase di espansione. Un vantaggio è che tale indicatore è facilmente comparabile tra varie aree geografiche.
Gli ultimi dati relativi ai principali Paesi sviluppati mostrano abbastanza chiaramente un trend di miglioramento in tutte le aree geografiche. Inoltre, tutte le economie sono posizionate in area espansiva, tranne la Francia per cui comunque il valore è vicino alla soglia del 50. Questo è consistente con una fase di ripresa economica. Il ciclo di politica monetaria restrittiva messo in atto dalle banche centrali dei principali Paesi sviluppati si sta ora spostando verso una fase di allentamento, anche se in termini reali, con l’inflazione che scende, i tassi di riferimento rimangono positivi e in molti casi superiori rispetto al tasso neutrale. La discesa delle pressioni inflazionistiche sta anche favorendo la crescita del reddito reale e la ripresa del potere di acquisto dei consumatori. In Giappone, dove la BoJ non ha seguito le altre banche centrali nel ciclo dei rialzi, i tassi di riferimento di politica monetaria sono negativi in termini reali e l’inflazione sta ancora deteriorando il potere di acquisto dei consumatori, come evidente anche dal dettaglio del dato sul PIL del primo trimestre.
Guardando alla variazione dell’ultimo dato disponibile[1] rispetto al dato di gennaio di questo anno, come indicatore di momentum di crescita economica, è evidente che l’Eurozona, dopo circa un anno di stagnazione, sta ora accelerando. Invece gli Stati Uniti, che hanno sovraperformato per buona parte del 2023, mostrano un momentum più debole da inizio anno, ciò non toglie al fatto che il livello del dato statunitense sia ben sopra la soglia del 50. La divergenza nella velocità di crescita tra le due aree geografiche si sta tuttavia assottigliando.
In Eurozona, Australia e Stati Uniti la crescita da inizio anno è stata trainata dal settore terziario, rimane invece più debole il settore manifatturiero. Mentre nel Regno Unito e in Giappone è il settore manifatturiero a guidare la crescita.
[1] L’ultimo dato disponibile è quello relativo al mese di maggio per tutti i Paesi, tranne Spagna ed Italia per cui è il dato riferito al mese di aprile.