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May 15, 2024

Mercato del lavoro negli Stati Uniti: sviluppi del 1Q 2024

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Martina Daga
,
Macro economist
AcomeA SGR
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Editor:

Il mandato dellaFederal Reserve è duplice: (i) stabilità dei prezzi al consumo e (ii) massimaoccupazione. In questo contesto, l’equilibrio del mercato del lavoro èparticolarmente rilevante non solo per la seconda parte del mandato, relativaalla massima occupazione, ma anche per la parte relativa alla stabilità deiprezzi al consumo. Infatti, come mostra la Figura 1, la crescitasalariale, misurata da Employment Cost Index che è l’indicatore dicrescita salariale preferito dalla Fed, è strettamente legata all’indicatore diinflazione Supercore (ovvero l’indicatore dei prezzi al consumo dei servizicore escludendo quelli residenziali). I prezzi al consumo dei servizisono infatti particolarmente sensibili alle dinamiche salariali.

Nei primi mesi diquesto anno è continuato il trend di ribilanciamento tra domanda ed offerta dilavoro. La Figura 2 mostra che il numero delle nuove offerte di lavoroper ciascun disoccupato negli Stati Uniti stia scendendo dal picco delle 2unità raggiunto alla fine del 2022 e punta ora verso la singola unità. Unelevato numero di offerte di lavoro per ciascun disoccupato indica che ladomanda di lavoro è maggiore rispetto all’offerta, dando quindi ai lavoratorimaggiore potere in sede di contrattazione salariale e rende i datori di lavorodisposti a pagare di più un dipendente, data la relativa scarsità. Il trend diriequilibrio mostrato nella Figura 2 è particolarmente favorevole per laFed non solo per le minori pressioni inflazionistiche che lo dovrebberoaccompagnare, ma anche perché ancora il numero di nuove offerte di lavororimane superiore al numero di disoccupati, per il momento dunque non ci sonoalti rischi di un repentino incremento del tasso di disoccupazione. Infatti nellaFigura 3 è evidente che il tasso di licenziamento volontario, tipicamenteassociato ad una certa sicurezza da parte dei lavoratori nella propria abilitàdi trovare un’altra occupazione e ad un aumento salariale, stia scendendo ed èrecentemente sceso leggermente sotto al livello pre-pandemico.    

La creazione dinuovi posti di lavoro rimane particolarmente sostenuta negli Stati Uniti, anchegrazie al flusso migratorio arrivato nel Paese negli ultimi mesi. Tuttavia, comesi vede nella Figura 4 i dati basati sui sondaggi, tipicamente previsionali,mostrano che nei prossimi mesi sia nel settore manifatturiero che nel settoreterziario gli imprenditori si aspettano una contrazione del proprio organico.  

Powell recentementeha ricordato che la crescita salariale va letta insieme al dato sulla produttivitàdei lavoratori. Infatti, la crescita dei salari sarebbe giustificata e non perforza inflazionistica se accompagnata da un miglioramento della produttività equindi dell’output offerto. Come mostra la Figura 5 la crescitasalariale ha accelerato negli ultimi anni e nel Q1 2024 rimane sostanzialmentesuperiore al trend pre-pandemico e pari al 4.19% YoY. Tuttavia, anche laproduttività (misurata dall’output per ora lavorata) è cresciuta e, anche se installo nel Q1 2024, rimane superiore al trend pre-pandemico. Infatti, il costodel lavoro per unità prodotta è sceso notevolmente negli ultimi mesi ed è ormaitornato al livello del 2020, allentando quindi le pressioni inflazionistiche.

Il mercato dellavoro, che nel periodo immediatamente post-pandemico registrava un rilevantedisequilibrio fra domanda ed offerta, creando così pressioni sui salari e sullacrescita dei prezzi al consumo, è evidentemente ora in fase di riequilibrio enon sembra più così forte. Inoltre, i recenti guadagni in termini diproduttività giustificano la crescita salariale, e non la rendono per forzainflazionistica.

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